Edificata sulla sommità dell’omonimo monte l'Abbazia di Piantangeli si trova in una eccezionale posizione panoramica dalla quale è possibile gettare lo sguardo sulla sottostante Valle del Mignone , alla sottile striscia del lago di Bracciano ed ai profili dei monti circostanti.
Dai reperti rinvenuti nel corso degli scavi, è stato possibile ricondurre l'edificazione dell'Abbazia ad un periodo compreso tra l'VIII e il XIV secolo d.C.
Della chiesa restano i ruderi di un edificio a tre navate absidate con tre campate e quattro colonne centrali e laterali. All'esterno si trovano i resti di un campanile quadrato. Vicino all'abbazia sorse un borgo, attivo fino al XIV secolo, abbandonato in circostanze non ben chiarite, forse a causa della grande peste che a metà del '300 si abbatté su tutta l'Europa.
A partire dall’VIII sec., la difficile situazione politica ed in particolare l’incombente minaccia delle incursioni saracene, spinse gran parte della popolazione dei piccoli centri urbani del litorale laziale a nord di Roma a trovare rifugio sulle colline dell'entroterra.
Fu così che in tutta l’area montana sorsero, in genere in prossimità di siti etruschi e romani da tempo abbandonati, altri poveri abitati gravitanti sui cenobi benedettini e sulle Abbazie esistenti di Santa Maria del Mignone, Piantangeli e Santa Severella.
A ridosso dell'Abbazia sono appena visibili tracce di un piccolo borgo del quale al momento non è possibile rilevare l’estensione e più in alto, affacciato sulla sottostante valle del Mignone, poche tracce di un castelletto. Di entrambi i siti sono stati riportati alla luce molti materiali ceramici dal cui esame risulta che l’insieme dell’insediamento è stato frequentato dal VII/IX sec. sino alla prima metà del XIV. Sembrano confermarlo un affresco della galleria delle carte geografiche del Vaticano nel quale l’area di Piantangeli è indicata come “disfatta”. Per quanto attiene la causa del suo abbandono alcuni ritengono, ma senza fornirne attendibili prove, che la distruzione sia avvenuta fra il 1307 e il 1314, cioè ai tempi della persecuzione dei cavalieri Templari voluta dal re di Francia Filippo il Bello e condivisa dalla chiesa cattolica di Roma.
Comments