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Le antiche Saline di Gravisca

Immagine del redattore: Met BioMet Bio

Un patrimonio storico e naturalistico per il Biodistretto Met


La Riserva Naturale Saline di Tarquinia è situata a ridosso dell’antico porto etrusco di Gravisca.



Le Saline hanno origini molto antiche, se ne documentano le tracce dell’epoca etrusca e romana.

L’estrazione del sale fu interrotta durante il Medioevo e ripresa, grazie alla spinta di Papa Pio XIX, nel 1802, anno in cui iniziarono i lavori di quella che ben presto divenne uno dei capisaldi della finanze pontificie.


A Tarquinia le saline rimasero operative fino al 1977, ma vista l’importanza della zona per l’avifauna migratrice e stanziale, nel 1980 venne costituita la Riserva Naturale di Popolamento Animale.



La Riserva interessa 170 ettari, di cui 100 di laguna costiera, abitati da numerose specie di uccelli, tra cui il fenicottero rosa, la gazzetta, l’airone cinerino, il cavaliere d’Italia, il gabbiano corallino, l’airone bianco maggiore, la beccaccia di mare, il cigno Reale, il cormorano, il falco pescatore, la quaglia e il fagiano.

Oltre i volatili si trovano nella Riserva esemplari di volpi, nutrie, istrici, ricci, scoiattoli e testuggini.


La Riserva naturale è attraversata da un cammino di circa 2 km con vari punti di osservazione sulle vasche, luogo ideale per fotografi, birdwatchers e fotoamatori.


Per preservare la tranquillità della fauna, l’accesso è gestito dal Comando Unità per la Tutela Forestale Ambientale e Agroalimentare Carabinieri che organizza visite guidate solo in alcune zone dell’area protetta, percorribili in occasione di giornate dedicate o per eventi speciali proposti per iniziativa del WWF.

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