top of page
Immagine del redattoreMet Bio

Villa Bruschi Falgari

La Villa Bruschi Falgari fu progettata dall’architetto Virginio Vespignani, allora Direttore della Fabbrica di San Pietro, nel 1860 circa e venne ad aggiungersi ad un preesistente edificio rustico.

l conti Bruschi-Falgari vollero far edificare più che una vera e propria residenza, un complesso suburbano sprovvisto di attrezzature per il pernottamento, da utilizzare nei momenti di relax dalle loro attività cittadine.



Il complesso architettonico – che comprende la Villa, la Cappella gentilizia e l’edificio rustico – venne eretto in una fresca e accogliente valle dove ancora oggi nasce una delle più antiche e importanti sorgenti della Tarquinia medievale, la Fonte dei Giardini o dell’lsaro, inclusa nell’attuale percorso di visita della Villa.

Il parco che circonda i tre edifici storici è ricco di pregiate essenze arboree e cespugliose prelevate dal marito della contessa Maria Giustina Quaglia, il conte Francesco Bruschi Falgari, negli innumerevoli viaggi all’estero.



E ora, dopo decenni difficili, la Villa sta per tornare ad essere patrimonio culturale ed artistico fruibile a tutti e lo fa grazie a chi le sta ora restituendo lo splendore che merita. Il lavoro e l’impegno è grande. E tanti sono gli artefici di questa rigenerazione: la Curia, per prima, che ha dato all’Istituto “Vincenzo Cardarelli” la concessione per utilizzare le terre intorno alla Villa come azienda agricola del corso di Agraria e che ha messo nelle mani dei corsi Turistico, Classico e Costruzione ambiente e Territorio il progetto di riqualificazione del sito per le rispettive competenze.



Molto è stato già fatto. È stato riqualificato l’antico oliveto ed è già pronto il piano per la rinascita dell’agrumeto. Il prossimo passo sarà il ripristino dell’evocativa “via degli innamorati”. Le idee non mancano e la Villa in questo è una fonte inesauribile di ispirazione. L’obiettivo infatti è molto più che ambizioso. Riportare la Villa allo splendore che le appartiene è ovviamente una priorità. Ma la finalità, quella vera e ultima, è ancora più alta: fermare la ruota del tempo, che tutto consuma, o farla girare molto più lentamente, affinché questa piccola gemma del nostro territorio possa godere per sempre della dignità che le spetta.

19 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Comments


bottom of page